Galleria Trincia - Sacra Famiglia con Elisabetta e Giovannino - Simone Cantarini seguici su facebook

Sacra Famiglia con Elisabetta e Giovannino - Simone Cantarini

ST-2626

Sacra Famiglia con Elisabetta e Giovannino - Simone Cantarini


Sacra Famiglia con Elisabetta e Giovannino. Bellissima e rara incisione all'acquaforte del 1635. Misura della parte incisa cm 12,5 x 19,2. Mostra la Sacra Famiglia con Santa Elisabetta e San Giovannino sulla sinistra. Esemplare nel primo stato di due, prima della firma dell'editore e dell'errata attribuzione a Guido Reni. La stampa ha un restauro sul piede del Giovannino, ha 0,2 cm di margine sui tre lati superiori e 1 cm su quello inferiore. Stampata su carta vergata con filigrana. Incisa da Simone Cantarini detto il Pesarese (Pesaro, 1612 – Verona, 1648) Il suo percorso formativo seguì varie tappe marchigiane, tra le quali si ricorda la guida del maestro Giovanni Giacomo Pandolfi, oltre all'influenza di Barocci e di Guido Reni. La sua educazione non fu immune ad elementi naturalistici, che dal 1640 in poi si aggiunsero alle conoscenze classiche, trasformando Cantarini in un petit-maître di alta sensibilità culturale e stilistica. Per il suo perfezionamento furono fondamentali i suoi soggiorni a Venezia presso la bottega del maestro Claudio Ridolfi e il soggiorno quadriennale (1635-1639) bolognese presso la bottega di Guido Reni. Le sue opere più significative furono quelle legate al periodo bolognese, basti citare l'Immacolata e Santi, Il riposo in Egitto, la Trasfigurazione e il Loth con le figlie, tutte databili al quadriennio bolognese. Seguirono alcuni lavori realizzati a Roma durante un suo breve soggiorno, tra i quali il Miracolo dello storpio e la Salomè che riceve la testa del Battista esposta a Cesena nel 2010, Cavallucci, Emiliani, Zeri. Subito dopo la morte del Reni, Cantarini ritornò a Bologna, dove realizzò lavori di elevata qualità, come l'Adorazione dei Magi. Lorenzo Pasinelli, Giulio Cesare Milani, Giovanni Peruzzini, Girolamo Rossi, Giovanni Maria Luffoli, Giovanni Venanzi e Flaminio Torre furono alcuni dei suoi allievi. La morte di Cantarini avvenne improvvisamente, ed a tal riguardo le notizie storiche appaiono disparate ed incerte: mentre secondo alcune fonti, trovò la morte a Verona nel 1648 per mani del duca di Mantova a causa di una mancata consegna di un lavoro, secondo altre sarebbe stato assassinato da un pittore mantovano dopo un violento litigio.

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